Discriminazione punto. Un operatore è giudicabile per il suo operato, per gli standard qualitativi offerti nel suo procedere. Non è ammissibile una dichiarazione del genere. Ho lavorato all’estero e ho fatto tanta gavetta nelle cucine, nei ristoranti e negli hotel in giro per il mondo, prima di diventare Top manager, ed ero io allora lo straniero di troppo. In più da ragazzo, e parliamo di più di 35 anni fa, il mondo era diverso, ed ero io a essere indicato come il “Siciliano” dunque potenziale mafioso, ladro, rientravo in una di quelle presunte categorie da non assumere o se sì, da farlo ma con sospetto e pregiudizio. Questo Chef dovrebbe essere licenziato, è inaccettabile un’assunzione fatta su basi discriminatorie, fondate su idee politiche o orientamento sessuale. Se il ruolo viene svolto con professionalità e decoro, non è affare, né di questo chef né di nessuno altro manager, l ‘orientamento politico religioso o sessuale dell’operatore. Un pessimo esempio di professionismo con evidente scarsa reale ” Esperienza animica e umana estera di livello” per questo chef, a prescindere dalle sue capacità culinarie e dal suo essere stellato.