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DOTT.TERRANOVA ILLUSTRA I BENEFICI DEL CAFFÈ

Il Dottor Terranova illustra i benefici fisici e dunque l’importanza di questa bevanda, anche proprio per il cuore.
In settimana andremo a vedere attraverso dei report giornalistici, alcuni servizi tecnici in merito a questo alimento meraviglioso.
Il Caffè è un alimento definito “voluttuario” perché non contiene nutrienti essenziali, ma siamo sicuri che nel nostro paese sia davvero così?!
Quest’ultimo in Italia infatti è una forma di patrimonio culturale, un amico al mattino, considerato da molti la sveglia o le chiavi per il nostro motore psicofisico. C’è chi dice di non riuscire a connettersi senza.
In più ci sono altri, come i latin lovers, che lo usano come motivo e pretesto di incontro, anche perché se da un lato in caffè non si rifiuta a nessuno, allo stesso tempo è anche vero che la frase “prendiamoci un caffè”, non è mai solo un caffè, almeno in Italia.

Il caffè ha origine negli altopiani dell’antica Etiopia, regione di Kaffa, il resto della storia è mistero, forse ormai leggenda. Un’antica leggenda etiope, risalente al 700 d.C., narra che il caffè, ormai coltovato in tutto il globo, ha le proprie origini nelle antiche foreste di caffè dell’altopiano abissino.

Secondo quanto tramandato, un pastore di capre chiamato Kaldi notò che i suoi animali diventavano insolitamente vivaci dopo aver mangiato le bacche rosse di un certo albero. Rimase incuriosoto oltre che perplesso così, provò facendo da primo tester, ad assaggiare le bacche della pianta, sentendo una vera esplosione energetica  proprio come quella mostrata dalle capre. Entusiasmato dalla scoperta, portò le bacche della pianta a dei monaci, chevedendone gli efffetti la usarono per restare svegli durante le lunghe ore di preghiera.
L’effetto energizzante di quella pianta iniziò a diffondersi, raggiungendo inizialmente la penisola Arabica e il Medio Oriente. Ecco l’inzio del caffè diffondersi in tutto il mondo attraverso i secoli.
Un’altra versione dell’amabile storia fu che Kaldi condivise  i chicchi con un monaco, che all’inizio ne fu contrario visto gli effetti e li gettò nel fuoco. Con qual risultato? Un aroma meraviglioso e unico che, portò al primo caffè tostato di tutti i tempi.
Poco dopo, i chicchi vennero macinati e bolliti per produrre una bevanda simile a quella che dell’odierno caffè.
Nel XV secolo il caffè aveva già raggiunto  lo Yemen, dove ebbe davvero inizio la sua coltivazione e il relativo commercio. I commercianti di questo Paese vi portarono dall’Etiopia i chicchi di caffè e i monasteri Sufi in Yemen cominciarono a usare il caffè come bevanda per aiutarli nelle preghiere.
Il caffè raggiunse l’Europa nel XVII secolo. Mentre in precedenza, la principale bevanda era la birra, addirittura anche a colazione, da lì lo stato di perenne ebbrezza delle persone,  in quanto l’acqua era normalmente troppo inquinata.

Nello stesso periodo, a Venezia nel 1645 aprì il primo caffè europeo. I caffè, noti in Inghilterra come “penny universities”, divennero centri di attività intellettuale e sociale. Per personaggi di spicco come Beethoven, si conoscevano persino le preferenze di caffè, celebre era la sua insistenza nel voler usare esattamente 60 chicchi per ciascuna tazzina.
Qualche notizia adesso concernente mondo e il Medio Orientale. Nell’Impero Ottomano, le caffetterie erano chiamate “qahveh khaneh” e fungevano da importati centri sociali dove discutere di temi sociali, politica, problematiche, dibattiti magari partecipando a degli spettacoli.

L’invenzione della macchina dell’espresso invece fu a Torino all’inizio del XX secolo, 1884. Ad Angelo Moriondo è attribuita la creazione della prima macchina espresso che avrebbe rivoluzionato la preparazione e il consumo del caffè in tutto il mondo.
In Etiopia, il luogo di nascita del caffè, la cerimonia tradizionale per la sua preparazione prende il nome di Buna.
L’occasione di bere caffè diventa un rituale comunitario, si tostano chicchi di caffè crudo per essere successivamente macinati e quindi il caffè viene estratto in un contenitore tradizionale, chiamato “jabena.”

Il caffè turco è molto conosciuto per il suo gusto intenso e il metodo di preparazione peculiare. i Chicchi di caffè macinati finemente vengono fatti sobbollire in una pentola chiamata “Cezve,”, spesso insieme a zucchero e spezie come il cardamomo. Il risultato finale è un caffè denso e robusto, servito in tazze in cui si depositano i fondi.
In Marocco abbiamo il Nous Nous marocchino è da considerarsi un’altra delizia, almeno per i Nord Africani: significa “mezzo e mezzo” e viene servito in piccoli bicchieri con una goccia o forse più di zucchero per renderlo dolce, e unisce un espresso forte e un bicchiere di schiumoso latte riscaldato.

In Grecia abbiamo una specie di Frappè che potrebbe decisamente essere un’altra opzione. Simbolo della coffee culture greca, consiste in un caffè solubile con ghiaccio, servito in un bicchiere alto e ricoperto di schiuma. Tutto ciò che serve per prepararlo è caffè solubile, zucchero, latte, acqua e cubetti di ghiaccio.
In Giappone, la coffee culture fonde le cerimonie tradizionali del tè con tocchi moderni. Il caffè giapponese con syphone è conosciuto per il suo metodo di preparazione cerimoniale,  il gusto è più delicato. Abbiamo una elevata  qualità dei chicchi e metodi di preparazione rigorosamente homemade, ossia artigianali.

Uno dei maggiori produttori di caffè al mondo è il Brasile, che vanta una coffee culture profondamente radicata.
Il “cafezinho,intenso, è molto amato tra le famiglie brasiliane e particolarmente diffuso negli pubblici o sociali.
I brasilinai lo prediligono amaro ma i gusti sono gusti.

Ancora in America Latina abbiamo differenti possibilità. Il Café de Olla, preparato con caffè macinato a tostatura scura, cannella e altre spezie, zucchero grezzo, conosciutissimo in Messico.
Qui usano servirlo con scorza d’arancia.
A Cuba abbiamo il caffè con uno spesso strato di panna zuccherata.

In Colombia potrete invece assaggiare un delizioso Café con leche, e infine, il Café lagrima è considerato un’arte nei bar argentini e si rivela perfetto per chi preferisce un caffè meno forte, poiché consiste in una tazzina da espresso piena di latte e macchiata con una goccia di caffè.

Buon caffè a tutti.

L'autore in breve

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