Hotel Research & Data, Distribution Hotel Revenue Management

La morte del Parity rate

 Dopo tanto aspettare e dibattiti il 2 Agosto del 2017 è arrivata anche in Italia la legge che regolamenta la concorrenza o meglio abolisce la Parity rate. Il testo ( “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” (Atto Senato n. 2085-B)) recita letteralmente così al comma 166:

 


(È nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto)
.

Il comma 166 sopra sancisce definitivamente che il mercato è completamente libero, dove ognuno potrà pubblicare e applicare la propria tariffa a parità di servizi e condizioni dei medesimi offerti a prescindere dal canale utilizzato diretto o indiretto che sia.
Se sulla carta venivano prospettati grandi ritorsioni da parte dell’ETTSA (European Technology and Travel Services Association), rappresentante dei grandi distributori turistici e delle OTA, se fosse entrato in vigore la legge, così invece in altri stati europei non lo è stato.
Infatti la Germania già diversi anni fa e a seguire più recentemente la Francia (altri paesi lo faranno aggiungendosi all’elenco), hanno abolito il Parity rate ritenendola una pratica scorretta limitante dei diritti del consumatore e contro la legge del libero mercato.
Oltretutto a voler essere sinceri, se da un lato l’abolizione del Parity rate potrebbe sembrare un vero cambiamento radicale, ed in parte almeno ufficialmente lo è, è anche vero che tale vincolo già da prima veniva a essere disatteso con delle astuzie commerciali da parte dei Revenue manager.
Infatti nel momento in cui veniva incluso sul proprio canale diretto/sito web la vendita della camera con l’offerta di servizi extra o accessori, aumentandone quindi il valore agli occhi del cliente, vediamo che il Parity rate era sì in vigore su tutti i canali alla medesima tariffa, ma per le differenti modalità dell’offerta, proprio sui propri canali si spingeva il cliente a scegliere il sito dell’hotel per via del regalo, o servizio extra offerto.
Comunque è indubbio che tutti gli attori in causa, tranne le OTA chiaramente, hanno festeggiato con l’introduzione del comma 166 e l’abolizione del Parity rate, infatti ne hanno tratto beneficio:
1) Le casse dello stato perché gran parte dei flussi di denaro non  finiranno più ai grandi colossi che hanno sede fiscale fuori dai nostri confini;
2) Gli albergatori ritenendo ingiusto o un vero e proprio ricatto più che vincolo, il Parity rate imposto dai grandi portali, avendo nuovamente riconquistano una maggiore indipendenza e possibilità di  scelta della propria strategia commerciale.
3) E i clienti che vedevano limitato il mercato non potendo avere accesso alla tariffa migliore a causa del cartello imposto da parte delle agenzie On line.
In verità comunque essendo cambiato completamente il mondo del turismo nell’ultimo decennio e più, con una vera e propria guerra sia sul campo, con migliaia di nuove realtà e possibilità di accomodation, sia soprattutto per una costante crescita e strapotere del web a favore delle OTA, la lotta degli hotel per emergere a prescindere dal Parity rate è sempre più difficile.
La scelta strategica per non soccombere e rimanere schiavi delle intermediazioni, seguita dai manager più attenti e preparati e da noi fortemente caldeggiata, è una reazione pro-attiva a tale triste panorama, specializzandosi sempre più nell’usare sì il canale indiretto costituito dalle OTA, senza però abbandonarsi ad esso, servendosi e potenziando il proprio al massimo e attraverso gli strumenti che ne costituiscono il gioco.

Spiacenti!  Non siete autorizzati a leggere tutti i contenuti della pagina.
Se volete avere accesso a tutti i contenuti della pagina, dovete prima registrarvi nella pagina Join Us:

Fee registrazione

o Rinnovare un abbonamento 

Abbonamento per 6 Mesi;  

Abbonamento per 12 Mesi;     

L'autore in breve

Managers&Restaurateurs