Hotel Revenue Management

L’ennesima strategia di Booking.com

Proprio qualche anno fa esattamente nel Novembre del 2017, Booking.com ha deciso di cambiare la politica relativa alle tariffe non rimborsabili comunicando che a differenza del passato, come già comunque contemplato nei contratti con gli hotel, ma mai fatto valere fino alla data citata, avrebbe applicato le commissioni anche alle penali addebitate ai clienti in caso di cancellazione della prenotazione.
Questo per fortuna ancora non interesserà il “No show”, anche se non sapremo ancora fino a quando, ma questa scelta chiaramente ha fatto fare l’ennesimo sussulto a tutto il comparto alberghiero, anche perché ancora una volta così facendo si è affermato il grande potere e l’autorità che i portali e le OTA in genere hanno ormai assunto nel panorama mondiale dell’hospitality.


Una scelta strategica

Il perché reale, più o meno nascosto dietro questa scelta, non è certo un semplice capriccio o il frutto di chissà quale mistero. Piuttosto è il risultato di un piano strategico messo in pratica da Booking.com per esercitare pressione sugli albergatori portandoli ad eliminare le tariffe non rimborsabili così da garantire ai propri clienti quello che promette nei propri Spot (alla fine dell’articolo troverete il link del medesimo), ossia che la cancellazione della prenotazione può avvenire quasi sempre gratuitamente anche a ridosso degli ultimi giorni prima dell’arrivo del cliente.
Booking.com esercita comunque una strategia aggressiva.
Infatti da un lato punta sempre a saldare il rapporto con il viaggiatore, dandogli la possibilità o forse meglio dovremmo dire “il potere contrattuale” di cancellare la prenotazione; e dall’altro esercita pressione imponendo la commissione qualora l’hotel decida di far pagare la penale facendo valere le proprie politiche di cancellazione al cliente.
Dunque agli albergatori non restano che due chance :
1) o decidere di addebitare comunque la penale al cliente e pagare la commissione a Booking.com;
2) o decidere di non esigere la penale al cliente evitando di pagare la commissione.
Capite bene che il risultato per Booking.com è sempre e comunque positivo, o perché da un verso ha mantenuto quanto promesso negli spot in quanto il cliente non ha pagato la penale, o nel caso inverso perché avrà incassato comunque la commissione sulla cancellazione.
Non dobbiamo dimenticare inoltre che in caso voi addebitiate la penale sulla carta di credito del cliente, ma questi visto la pubblicità o per qualunque motivo decidesse di rifiutarsi e far bloccare dalla propria banca il pagamento, Booking.com vi addebiterebbe una commissione su qualcosa che voi non avete mai ricevuto, con perdite di tempo da parte vostra per poter richiedere allo stesso il risarcimento di quanto dovutovi. (Ammesso che non abbiate inoltre strascichi legali o perdite economiche in uno dei vari passaggi richiesti per il rimborso).
Risultato?! Ancora una volta gli hotel risultano avere una posizione decisamente svantaggiosa, se non addirittura perdente, nelle condizioni contrattuali e pratiche di vendita dei propri servizi, attraverso portali e agenzie.
Per quanto detto, è fondamentale premunirsi ed organizzarsi al meglio nella gestione dei rapporti con le agenzie on line proprio perché queste puntano chiaramente a spremere al massimo gli hotel, usati come mezzo, favorendo il loro vero cliente, ossia il viaggiatore.

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