Perché parlare di questo “Priceline” e non di Expedia, Skyscanner, Google, Trip Advisor?
Per le ammirevoli scelte strategiche e il grande investimento sul web Marketing che questa azienda ha fatto e continua a fare ottenendo sempre maggiore successo, aumentando anche quasi del 40 % i propri guadagni, superando i 500 milioni di euro di Net profit. Questo crediamo sia già un bel motivo per parlarne non credete?
Priceline infatti è da diversi anni un vero e proprio leader nel mondo del turismo sul web, registrando numeri straordinari, parliamo di oltre 7 miliardi di dollari l’anno, e continua a crescere nel numero di prenotazioni in maniera esponenziale.
Ha perfino potuto dire di no all’acquisizione di Trip Advisor, ha cannibalizzato metamotori come Kayak, e si muove attraverso sei brand, Booking.com, Priceline.com appunto, KAYAK, Agoda.com, Rentalcars.com and OpenTable.
Abbiamo voluto parlare di Priceline appunto per la sua capacità di investire a 360 gradi, puntando sia sull’on line che sull’off line Marketing.
Resta chiaro che quando si hanno a disposizione grandissimi fondi da dedicare all’investimento tutto sia possibile, ma investire a detta dell’amministratore delegato oltre 200 milioni di dollari per la promozione off line di Booking.com non è cosa di tutti i giorni e mostra una grande forza strategica oltre che economica.
Proprio per questo booking.com ha fatto un salto di qualità straordinario, anno dopo anno, in risultati e per numero di strutture e users dal 2014 ad oggi.
Ma vediamo come si è mosso il gruppo Priceline.
La strategia di Priceline è in primis offrire un prodotto di qualità, e soprattutto di colpire in maniera diretta i propri clienti attraverso un tipo di pubblicità differente dagli altri grossi Brand, che si concentrano tutti proprio a rafforzare la forza di quest’ultimo.
Infatti più che sul Brand Advertising, Priceline punta su una strategia fondata al Direct-Response-Advertising, che sarebbe una “tecnica” di fare marketing che permette di monitorare e avere riscontro immediatamente sui dati della propria campagna, potendo sviluppare le proprie conclusioni praticamente in tempo reale, modificando strategie, prezzi, rotta manageriale proprio in base ai risultati che ottengono in termini di ROI, dunque di ritorno dell’investimento.
Ha puntato moltissimo dunque sullo studio del web, è uno sviluppatore e divoratore di statistiche, ha investito sull’utilizzo della pubblicità Pay-per-click acquistata su Google Adwords, considerandola come un canale determinante per il gruppo.
Usa chiaramente i social anche se l’apporto di quest’ultimi, almeno secondo l’amministratore delegato, non occupi gran parte del loro mercato inteso sempre come ritorno in investimento.
La spiegazione a suo dire sembra risiedere sul fatto che i social investono una fetta di mercato un po’ troppo massificata e dispersiva. Questa considerazione ci mostra ancora una volta in maniera evidente come risulti estremamente precisa e chiara la visione programmatica e strategica di questo colosso.
E ancora quest’ultimo sta investendo tantissimo anche sui dispositivi mobili rendendo olistica la possibilità del viaggiatore di raggiungere la loro piattaforma da ogni luogo e con ogni mezzo tecnologico.
Tutto questo legato anche all’acquisizione di motori e portali, gli permette di allargarsi a macchia d’olio investendo sì su diversi specifici settori, ma tutti sempre concernenti il campo dell’hospitality.
Se vediamo infatti il gruppo è formato principalmente da Booking.com, KAYAK, Agoda.com, Rentalcars.com and OpenTable. Con queste acquisizioni il gruppo Priceline ha ottenuto servizi concernenti il noleggio delle auto, il poter riservare un tavolo in un ristorante, e con Agoda è entrato nel mercato asiatico, dunque è stato tremendamente abile nel coprire una fetta vastissima di servizi richiesti dal mercato del viaggiatore.
Ha diversificato l’offerta concentrandoli nella stessa direzione il Web, come diffusione e vendita, ma avendo come base un’ altissima capacità di intercettare i maggiori fabbisogni di chi viaggia.
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