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Anche il Wedding è un grande canale da sfruttare

Ci sono viaggi ed eventi legati all’hospitality field che nonostante la crisi, continuano a ricoprire un’importante ruolo nel panorama del mercato turistico, uno di questi casi è il matrimonio.
Se paradossalmente in Italia le statistiche ci dicono che il numero di matrimoni tende a decrescere rispetto ad altri paesi, allo stesso tempo possiamo affermare che il wedding è stato e continua a essere per le strutture alberghiere, soprattutto italiane, motivo di fatturato e dunque d’interesse.
Ciò è dovuto al fatto che l’Italia per quanto sia più cara rispetto alla Spagna, alla Grecia o alla Croazia, meta emergente dell’ultimo quinquennio, ha un fascino unico e particolare nell’immaginario dei turisti stranieri.
D’altronde l’enorme e variegato patrimonio mediterraneo non solo dal punto di vista naturalistico, ma culinario storico e architettonico rendono il nostro paese unico al mondo.
Irresistibile infatti è per chi si sposa visitare posti come Venezia città unica nel suo genere, Verona la patria di Romeo e Giulietta, Milano per la moda, e Pisa con la sua torre, o il Colosseo, il Vaticano, le Cinque terre, Firenze con i suoi ponti, e ancora la Costa Amalfitana, Pompei, il Salento, le spiagge siciliane, i percorsi enogastronomici, l’arte, la musica e potremmo continuare per ore e ore.
L’Italia è una “Destination wedding” soprattutto per gli stranieri poco da fare, e per gli albergatori sfruttare questo settore del turismo al meglio, visto anche le possibilità di servizi e il grande indotto che questi creano è un must.
Il nostro bel paese dando qualche dato più specifico è sicuramente maggiormente amato dagli americani, australiani, o comunque anglofoni. E ancora canadesi francesi, tedeschi, svizzeri seguono a ruota e vengono in Italia a sposarsi.
In più esiste ultimamente e sempre più crescente il grande canale rappresentato non più solo dai magnati, ma anche dalla middle class russa che ama molto il brand Italia, molto ben considerato in patria.
Se è vero che il trend dell’ultimo decennio è quello di affittare casali, ville nelle campagne toscane o in mezzo ai trulli piuttosto che prenotare strutture alberghiere, è anche vero che per gli hotel il wedding resta sempre un’imperdibile occasione da sfruttare, dunque occorre studiare tariffe e strategie di vendita dedicate all’evento matrimonio.
Se guardiamo ai numeri, risulta chiaro che l’impatto che questi eventi hanno in quantità di prenotazioni non è particolarmente elevato, ma l’espressione economica sicuramente lo è, in quanto i servizi legati al wedding riguardano molto spesso suite, spa, perché gli sposi amano concedersi ogni bene nel giorno considerato il più bello della loro vita.
Basti pensare che secondo una ricerca del Centro studi turistici (Cst) di Firenze con dati concernenti il 2015, la media di spesa sfiora per un matrimonio i 50/54 mila euro, per un totale di 380,3 milioni di euro di fatturato stimato, e più di 333 mila arrivi, 1,1 milioni di presenze con una media minima di invitati pari a 47 per ogni matrimonio.
Dati alla mano secondo questa ricerca sono stati registrati oltre 7.000 eventi, senza considerare l’enorme indotto costituito da servizi extra o inclusi come fiorai, Wedding Planner, Decor & Scenary Planner, Tour, fotografi, Auto.
Il Matrimonio o il dipartimento wedding, che dir si voglia, se strutturato bene offre dunque la possibilità agli hotel, soprattutto di una certa levatura e con ottima location, di poter offrire una valida alternativa a castelli e ville che sempre di più si suole affittare seguendo i trend della moda hollywoodiana.
Sempre più artisti e star americane infatti scelgono l’Italia come meta per sposarsi, basti ricordare il matrimonio evento di George Clooney, o di Tom Cruise e tanti altri che consentono di mantenere un trend positivo offrendo una visibilità importante alle nostre bellezze, stimolando positivamente il pubblico nel sognare anche il loro matrimonio nel nostro paese.
La meta generalmente più gettonata secondo gli ultimi dati resta la Toscana con il 32,1 %, poi Lombardia, Campania, Veneto e Lazio. Ma sempre più si sta allargando la richiesta verso altre regioni, dunque tocca ai Revenue manager cambiare prospettiva e disegnare delle forti strategie, sui propri canali e per mezzo di canali indiretti, per conquistare queste fette di mercato importanti.
E se è vero anche che i clienti che decidono di sposarsi in Italia, comunque scelgono strutture di lusso o relais, e che dunque non tutte le strutture possano realmente cavalcare al meglio l’onda del wedding, è anche vero che chi ha i mezzi non può perdere questa occasione. Vediamo dunque qualche altro dato in merito.
Le strutture infatti più ricercate in % sono il Luxury Hotels per il 30,8, le ville per il 26, 5, e poi ristoranti 12,5, agriturismo 7,1, castello 6,5 secondo tabelle pubblicate da Info Data sul sole 24 ore.
Sicuramente oltre la moda e le star di Hollywood anche l’azione dei Wedding Planner stranieri sta avendo un grosso ruolo per il successo dei matrimoni nel nostro paese.
A quanto sembra infatti, questi apprezzano e sanno valorizzare molto più di quanto sappiamo fare noi italiani il nostro patrimonio.  Dovremmo essere noi a sfruttare la nostra potenzialità, conquistando il mercato del wedding e non solo quando già è stato venduto all’estero dai wedding stranieri, ma andando noi a prendere in patria gli stranieri che vogliono sposarsi in Italia.

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